Periartrite e biofeedback
Per la periartrite scapolomerale si consiglia il biofeedback del segnale elettrodermico come terapia antinfiammatoria priva di controindicazioni degne di nota. ll trattamento con biofeedback del segnale elettrodermico è un trattamento naturale che non induce dipendenza ed è privo di effetti collaterali indesiderati. Il paziente è connesso ad una apparecchiatura che retroaziona il segnale elettrodermico prelevato dal paziente. L’impiego dell’ biofeedback del segnale elettrodermico èutile in tutte le patologie degenerative e infiammatorie delle articolazioni.
La periartrite scapolomerale causa frequentemente il dolore dell’’articolazione delle spalle, implicando anche borse sierose e tessuto connettivo. Nella periartrite l’infiammazione di questi tessuti può culminare in calcificazioni. Il dolore da periartrite è generalmente ad andamento graduale, prima con disturbi leggeri e poi con sintomi sempre più marcati. La periartrite non di rado si associa ad un’artrosi cervicale aggravandone i disturbi. Spesso la periartrite si manifesta con sintomatologia che aggrava la notte e determina una difficoltà a compiere i movimenti anche i più semplici. Una periartrite se trascurata può determinare una importante limitazione articolare per via sia delle calcificazioni, sia delle aderenze fibrose. In lingua anglosassone la periartrite è denominata “frozen shoulder” o spalla congelata. La diagnosi delle cause implicate nella periartrite è eseguita da un medico tramite della visita e indagini strumentali tra le quali è importante accanto ad altro, la radiografia della spalla.
Il biofeedback del segnale elettrodermico attraverso la stimolazione del potenziale d’azione delle cellule ottiene una ripolarizzazione cellulare con conseguente riequilibrio dell’ambiente intra ed extracellulare, favorendo la riduzione dello stato infiammatorio cronico che alimenta la periartrite. Il biofeedback si somministra in cicli di trattamento la cui frequenza e estensione dipende dalla patologia trattata e dalla sua gravità. Le sedute di trattamento sono generalmente gradite dai pazienti, perché inducono un piacevole rilassamento. Per migliorare la risposta in terapia si associa al trattamento l’integrazione di elettroliti e si consiglia di bere il turn over idrico giornaliero dopo verifica tramite l’analisi di composizione corporea. Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico dopo una diagnosi e un preciso protocollo di inclusione nella terapia. Anche le interazioni con altre forme di terapia, lo stile di vita, la nutrizione e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e eventuali accertamenti. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore. Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma
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