Iron man e biofeedback

Iron man e biofeedback

Iron man
Iron man

Il biofeedback contribuisce alla gestione delle problematiche e della performance durante allenamento nella disciplina Iron man. Il biofeedback è una terapia naturale basata sulla interazione tra paziente e una strumentazione tecnogica o specchio. La strumentazione retroaziona una variabile fisiologica all’atleta in terapia, favorendo un suo controllo sulla stessa. La maggior parte delle variabili della vita biologica sono gestite dal sistema nervoso centrale sottocorticali che elaborano automaticamente un comportamento adattativo. Il biofeedback non presenta rischi collaterali per l’atleta ed è pienamente compatibile con l’etica sportiva. Ironman è una competizione sportiva che si applica oltre le distanze standard del triathlon, sport che congiunte insieme tre discipline ovvero nuoto, ciclismo e corsa. Iron man è un triathlon denominato anche “super lungo” per la estensione della prestazione.

Si tratta della competizione di triathlon più lunga e estesa. Nell’ Iron man gli atleti si impegnano in,  3,86 km di nuoto, 180,260 km in bicicletta e 42,195 km di corsa. Questo ultimo aspetto dell’ Iron man è peraltro da solo la distanza di una maratona. Iron man richiede un impegno allo sportivo che lo pratica ben più esteso del Triathlon olimpico, che misura invece 1.500 m di nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa.  Iron man pur sembrando dal nome una competizione  esclusivamente maschile è invece caratterizzato dal pieno rispetto delle pari opportunità. L’ Iron man infatti è praticato sia da uomini che da donne e le distanze richieste sono le stesse per entrambi. Le competizioni di Iron man si svolgono in tutto il mondo negli scenari più suggestivi che son motivo di attrazione per molti sportivi e per gli appassionati

Iron man è pertanto variante  estrema del triathlon e le tre frazioni della gara sono così divise:

  • 3,860 km di nuoto (2,4 miglia)
  • 180,260 km in bicicletta (112 miglia)
  • 42,195 km di corsa (26 miglia e 385 yards), una maratona

Gli allenamenti necessari per ottenere la performance necessaria a competere negli Iron man sono intensi e possono esprimersi in modi diversi. In ogni caso l’atleta deve acquisire massa muscolare, potenza ,resistenza e sopratutto la capacità cognitiva di gestire prestazioni estreme. Oltre il limite della performance fisica è proprio la mente dell’atleta a fare la differenza. Il successo nelle performance estreme è sempre degli atleti che lottano, mantenendo una calma interiore , con una  distribuzione razionale dei carichi e del dolore.

Il biofeedback è applicato per migliorare le prestazioni  durante l’ Iron man, gestendo, respirazione, infiammazione e stress. Le risposte adattative in allenamento al fine di implementare le prestazioni sportive  costituiscono uno stress fisico, mentale o emozionale. Le prestazioni in Iron man dipendono dal sistema metabolico, neurovegetativo, endocrino, immunitario e dalla serenità del soggetto osservato. In ogni caso la prestazione  coincide con una fase di preparazione atletica che implica stress, flogosi, acidificazione tissulare e dolore.  In tale contesto è utile il biofeedback perchè gestendo in modo naturale le risposte  a stress contribuisce ad aumentare le prestazioni. Il biofeedback nella preparazione atletica  relativa alla disciplina Iron man è utilizzata per :

  • gestione del dolore
  • gestione di una respirazione coerente con performance
  • gestione della infiammazione
  • gestione dello stress fisico, emozionale e mentale

Il biofeedback è una terapia efficiente  e non evidenzia gli effetti collaterali  e etici connessi invece all’uso dei farmaci.  Il biofeedback  durante gli allemaneti per Iron man al contrario contribuisce a ridurre il fabbisogno di farmaci per via sistemica di coloro che per le più svariate ragioni dovesssero assumerli.   La retroazione nel biofeedback del segnale elettrodermico consente di rigenerare la ripolarizzazione cellulare significa abbassare significativamente i processi flogistici. Il biofeedback del segnale elettrodermico è  una terapia idonea a ristabilire un equilibrio del sistema neurovegetativo. Il corretto rapporto tra sistema simpatico e parasimpatico è fondamentale per contenere le molteplici risposte adattative implicate  nello stress durante la preparazione atletica coerente con le competizioni per Iron man.

Il biofeedback respiratorio permette al paziente una sincronizzazione tra ritmo respiratorio e ritmo cardiaco.  La relazione coerente tra queste due variabili della vita, induce una attivazione del sistema nervoso autonomo parasimpatico, tale da attivare un miglioramento in della performance e resistenza durante la perfomance necessaria alle gare di Iron man.  Durante il trattamento  con il biofeedback respiratorio lo sportivo impara ad usare la respirazione in modo consapevole, superando  durante la gara i limiti della respirazione automatica.  Lo sportivo prima delle prestazioni è connesso ad un fotopletismografo in grado di valutare il funzionamento del sistema nervoso autonomo che dopo aver misurato le variabili dipendenti dal sistema nervoso simpatico e parasimpatico, elabora un ritmo respiratorio che chi pratica sport intensivamente è  chiamato a seguire tramite un visualizzatore grafico appositamente concepito.

 Il biofeedback è prescritto e somministrato da un medico dopo una valutazione dello sportivo  secondo un preciso protocollo di inclusione nel trattamento. Le interazioni con la nutrizione, la tipologia di allenamento, la prestazione in gara e soprattutto con ogni forma di altra terapia è oggetto di valutazione preliminare al trattamento.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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