Insonnia e biofeedback
Nell’ insonnia si può applicare il biofeedback del segnale elettrodermico come trattamento sedativo e antistress privo di controindicazioni significative. Il biofeedback si basa sull’interazione tra paziente e una apparecchiatura tale da indurre nel paziente un controllo di una variabile fisiologica a controllo sottocorticale e automatico. Il biofeedback del segnale elettrodermico è in grado di produrre un effetto antinfiammatorio e rilassante. Si tratta di una metodica complessa integrata in una cura che non si deve concludere solo come atto terapeutico sintomatico.
L’ insonnia è definita come una impossibilità ad addormentarsi o di godere della continuità del sonno durante la notte. L’ insonnia non permette un recupero delle forze tramite il sonno, comporta inizialmente una serie di sintomi neurovegetativi e successivamente può correlate con disturbi anche fisici. L’ insonnia in origine è una risposta adattativa per gestire una situazione di emergenza o in tal modo risentita. Quando però l’ insonnia persiste nel tempo allora può divenire cronica e causare danni alla salute. L’ insonnia ha molte cause tra le quali si rammentano:
- farmaci,
- tossici,
- stimolanti,
- stress,
- conflitti biologici,
- conflitti psicologici,
- malattie fisiche,
- malattie mentali,
- allergie alimentari,
- genetica,
- cattive abitudini
Molti pazienti con insonnia cercano nei sonniferi una soluzione per cercare di riposare. Questo determina il successo commerciale di questi farmaci che sono i più venduti nel mondo. Per chi assume però questi farmaci troppo a lungo è però facile scivolare dall’uso all’abuso.
Il trattamento con biofeedback del segnale elettrodermico per l’ insonnia si estrinseca in cicli di sedute, ognuna delle quali dura circa trenta minuti. Si consiglia di associare al biofeedback del segnale elettrodermico per l’ insonnia la nutrizione clinica. I ritmi alimentari caratterizzati da eccesso di zuccheri serali non aiutano la vagotonia necessaria all’addormentamento. Il biofeedback ha un ruolo nel trattamento dell’insonnia e contribuisce a ridurre il fabbisogno di terapia farmacologica. Una visita approfondita precede ogni trattamento in modo da includere correttamente le pazienti per i quali il biofeedback è indicato ed escludere colore per i quali valgono le controindicazioni.
In caso ove fosse necessario Il biofeedback può essere però certamente somministrato insieme ad altra terapia con il fine di migliorare i risultati. Per migliorare la risposta al trattamento è utile somministrazione del corretto turnover idrico verificato con l’analisi di composizione corporea e integrazione corretta di magnesio e potassio. Il biofeedback è una terapia medica. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore. Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma
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