Impotenza e biofeedback

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Impotenza e biofeedback
Impotenza e biofeedback

Il biofeedback  del segnale elettrodermico si applica nel trattamento della impotenza per le forme  stress correlate del disturbo. Il biofeedback  si basa sull’interazione tra paziente e una apparecchiatura tale da indurre nel paziente il controllo di una variabile  fisiologica a comando sottocorticale e automatico. Il biofeedback  del segnale elettrodermico è utile per contenere le  infiammazioni e per gestire le malattie secondarie a stress.

La impotenza è il termine tecnico per definire l’impotenza ovvero l’incapacità per il paziente di sesso maschile a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente per vivere il rapporto sessuale in modo soddisfacente e efficace. La impotenza è denominata anche in latino impotentia coeundi, mentre l’incapacità di generare è denominata impotentia generandi. La impotenza non implica necessariamente una impotentia generandi, poichè la produzione di gameti maschili può essere conservata. Certamente in alcuni casi si osserva la coincidenza di una impotenza in soggetti con difetto nella produzione, nel viaggio e nella qualità dello sperma. La impotenza è posta in relazione a molti fattori che richiedono prima di tutto un trattamento loro specifico:

  • malattie debilitanti
  • squilibri neurovegetativi
  • dipendenze
  • intossicazioni
  • farmaci
  • abuso di farmaci
  • traumi psichici
  • lesione nella regione perineale
  • paralisi dei nervi motori
  • lesioni del sistema nervoso
  • sindrome adattativa a stress
  • obesita
  • malattie metaboliche
  • alterazioni morfologiche dei genitali
  • malattie endocrine
  • diabete mellito
  • alcolismo

L’ eventualità che nel paziente con impotenza sia una conseguenza dello stress patito non è rara. Questo può avvenire senza alcuna contraddizione anche quando il disturbo è riferibile ad una delle cause fisiche indicate. Nel primo caso il biofeedback può rappresentare da solo la terapia, mentre nel secondo la affianca. Nei casi in cui la impotenza fosse causata sia da stress, sia da cause organiche il biofeedback del segnale elettrodermico affianca la terapia prevista per queste migliorando il decorso clinico del paziente. La terapia convenzionale della cause organiche nella impotenza si orienta alle sue cause e include farmaci, chirurgia, dieta e psicoterapia.

ll   biofeedback del segnale elettrodermico  si avvale di  una strumentazione che retroaziona sul paziente il comportamento elettrico dei suoi tessuti. Il biofeedback del segnale elettrodermico emula nel paziente il potenziale di membrana correttto, interagendo in tal modo con il sistema neurovegetativo e con l’asse HPA. Le variazioni del potenziale di membrana negli spettri di frequenza più elevati è sono infatti da riferire al sistema neurovegetativo e dell’asse HPA. Il biofeedback emula, l’assenza di processi infiammatori, al fine di abbassare la risposta dell’asse HPA e, conseguentemente, il rilascio di glucocorticoidi. Questi ormoni non sono però implicati solo nell’ infiammazione cronica, ma anche nelle malattie stress correlate.

Il biofeedback del segnale elettrodermico si somministra in cicli di trattamento. La terapia è generalmente gradita dai pazienti, perché comporta un piacevole rilassamento. Il paziente però deve evitare di cadere in sonno. Per migliorare la risposta in terapia si associa al trattamento l’integrazione di elettroliti e si consiglia di bere il turn over idrico giornaliero dopo verifica tramite l’analisi composizione corporea. Il biofeedback del segnale elettrodermico è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback del segnale elettrodermico sia prescritto e somministrato da un medico dopo una diagnosi e un preciso protocollo di inclusione nella terapia. Anche le interazioni con altre forme di terapia, lo stile di vita, la nutrizione e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e eventuali accertamenti. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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