Disfunzione erettile e biofeedback
Il biofeedback è utile nel trattamento della disfunzione erettile per le forme che presentano una correlazione prevalente con lo stress patito dal paziente. l biofeedback del segnale elettrodermico è una strumentazione che retroaziona sul paziente il comportamento elettrico dei suoi tessuti.
Il biofeedback del segnale elettrodermico emula per il paziente il potenziale di membrana correttto, interagendo in tal modo con il sistema neurovegetativo e con l’asse HPA. Le variazioni del potenziale di membrana negli spettri di frequenza più elevati è sono infatti da riferire al sistema neurovegetativo e dell’asse HPA. Il biofeedback emula, l’assenza di processi infiammatori, al fine di abbassare la risposta dell’asse HPA e, conseguentemente, il rilascio di glucocorticoidi. Questi ormoni non sono però implicati solo nell’ infiammazione cronica, ma anche nelle malattie stress correlate.
La disfunzione erettile è il termine tecnico per definire l’impotenza ovvero l’incapacità per il paziente di sesso maschile a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente per vivere il rapporto sessuale in modo soddisfacente e efficace. La disfunzione erettile è denominata anche in latino impotentia coeundi, mentre l’incapacità di generare è denominata impotentia generandi. La disfunzione erettile non implica necessariamente una impotentia generandi, poichè la produzione di gameti maschili può essere conservata. Certamente in alcuni casi si osserva la coincidenza di una disfunzione erettile in soggetti con difetto nella produzione, nel viaggio e nella qualità dello sperma. La disfunzione erettile è posta in relazione a molti fattori che richiedono prima di tutto un trattamento loro specifico:
- lesione nella regione perineale
- paralisi dei nervi motori
- lesioni del sistema nervoso
- sindrome adattativa a stress
- obesita
- malattie metaboliche
- alterazioni morfologiche dei genitali
- malattie endocrine
- diabete mellito
- alcolismo
- malattie debilitanti
- squilibri neurovegetativi
- dipendenze
- intossicazioni
- farmaci
- abuso di farmaci
- traumi psichici
L’ eventualità che nel paziente con disfunzione erettile sia una conseguenza dello stress patito non è rara. Questo può avvenire senza alcuna contraddizione anche quando il disturbo è riferibile ad una delle cause fisiche indicate. Nel primo caso il biofeedback può rappresentare da solo la terapia, mentre nel secondo la affianca. Nei casi in cui la disfunzione erettile fosse causata sia da stress, sia da cause organiche il biofeedback del segnale elettrodermico affianca la terapia precista per queste migliorando il decorso clinico del paziente. La terapia convenzionale della cause organiche nella disfunzione erettile si orienta alle sue cause e include farmaci, chirurgia, dieta e psicoterapia.
Il biofeedback del segnale elettrodermico si somministra in cicli di trattamento. La terapia è generalmente gradita dai pazienti, perché comporta un piacevole rilassamento. Il paziente però deve evitare di cadere in sonno. Per migliorare la risposta in terapia si associa al trattamento l’integrazione di elettroliti e si consiglia di bere il turn over idrico giornaliero dopo verifica tramite l composizione corporea. Il biofeedback del segnale elettrodermico è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback del segnale elettrodermico sia prescritto e somministrato da un medico dopo una diagnosi e un preciso protocollo di inclusione nella terapia. Anche le interazioni con altre forme di terapia, lo stile di vita, la nutrizione e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e eventuali accertamenti. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore. Il biofeedback del segnale elettrodermico non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma
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