Cervicale e biofeedback

Cervicale e biofeedback

Cervicale e biofeedback
Cervicale e biofeedback

Per la sindrome cervicale è utile il  biofeedback del segnale elettrodermico come terapia antinfiammatoria naturale priva di effetti indesiderati. Il paziente è connesso ad una apparecchiatura che retroaziona il segnale elettrodermico prelevato dal paziente. Il biofeedback per la sindrome cervicale non è indicato solo come terapia del dolore, ma soprattutto per il recupero della funzione articolare e il contenimento della flogosi.

La sindrome cervicale  è  dovuta spesso ad una pregressa artrosi ovvero una malattia cronica delle cartilagini articolari, che interessa successivamente l’osso, la sinovia e  la capsula.  La cervicale  può essere però  causata  anche da altre malattie, ambiente, costituzione ma sopratutto da traumi.  La  sindrome cervicale è una sensazione d’intenso dolore alla parte posteriore del collo che si può proiettare verso la testa o verso le braccia.  Insieme al dolore si osservano anche altra sintomatologia come:

  • parestesie,
  • vertigini,
  • difficoltà motorie,
  • insicurezza,
  • scotomi scintillanti
  • scotomi scuri
  • deficit di attenzione,
  • ansia,
  • nausea,
  • vomito,
  • proiezioni sulla spalla e arto superiore

La sintomatologia dolorosa della sindrome cervicale è spesso unilaterale e talvolta bilaterale. La cervicale può essere determinata da molti fattori. Spesso si osserva  della cervicale  relazione alla postura, alla contrazione muscolare, alla degenerazione o usura delle articolazioni, alla compressione dei nervi per discopatia, alla nevrite e per disturbi di tipo emozionale.  La definizione della cause per la sindrome cervicale precede e orienta il  trattamento. Per la diagnosi occorre alla risonanza magnetica, l’elettromiografia, la radiografia e gli esami di laboratorio. Una valutazione della costituzione è  consigliabile  per verificare strumentalmente una perdita della massa magra muscolare e\o aumento della massa grassa con tendenza all’acidificazione metabolica. Per tali verifiche è necessaria l’analisi della composizione corporea.

Il biofeedback del segnale elettrodermico per la sindrome cervicale si applica per gli effetti analgesici  e  antinfiammatori utili in un trattamento integrato della malattia. La terapia della sindrome cervicale con biofeedback  è conosciuta e apprezzate  anche e sopratutto da coloro che per motivi sanitari non tollerano i farmaci. I farmaci antinfiammatori e antidolorici diminuiscono infatti nel tempo il loro effetto  ma  non quello tossico.

Il biofeedback del segnale elettrodermico attraverso la stimolazione del potenziale d’azione delle cellule ottiene una ripolarizzazione cellulare con conseguente riequilibrio dell’ambiente intra ed extracellulare, favorendo la riduzione dello stato infiammatorio e pertanto anche il dolore.  Il biofeedback si somministra in cicli di trattamento la cui frequenza e estensione dipende dalla gravità dei sisntomi. Le sedute di trattamento sono generalmente gradite dai pazienti, perché inducono un piacevole rilassamento.  Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico.  La diagnosi, le interazioni con altre forme di terapia e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e quando necessario con tutti gli accertamenti opportuni.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

  • Cervicale e Biofeedback