Cellulite e biofeedback

Cellulite e biofeedback

Cellulite e biofeedback
Cellulite e biofeedback

Il biofeedback del segnale elettrodermico è utile in una terapia integrata della cellulite come terapia della flogosi e per la riduzione della massa grassa.  Nel biofeedback del segnale elettrodermico il paziente è connesso ad una apparecchiatura che retroaziona il segnale elettrodermico prelevato. L’impiego dell’ biofeedback del segnale elettrodermico è utile in tutte le patologie infiammatorie e per tramite la riduzione dei glucocorticoidi interferisce anche nella massa grassa. 

I processi infiammatori cronici evidenziano un alto livello di scambio ionico. Il biofeedback emula, l’assenza di processi infiammatori, al fine di abbassare la risposta dell’asse HPA e, conseguentemente, il rilascio di glucocorticoidi. Il biofeedback risulta pertanto efficiente per ridurre la massa grassa che dipende sia dalle infiammazioni croniche sia dallo stress. I glucocorticoidi destrutturano infatti la massa magra favorendo la massa grassa. Il trattamento della cellulite con biofeedback integra e non sostituisce una dieta  e stile di vita coerente con le finalità del trattamento.

La cellulite predilige alcune parti specifiche del corpo, ovvero la cosi detta culotte de cheval. Si tratta di zone poco irrorate  e  poco attive degli arti inferiori. La parte laterale e alta degli arti inferiori è caratterizzata da modesta biomeccanica nei movimenti  quotidiani e pertanto costituisce la zona maggiormente esposta a cellulite. La cellulite è costituita sia dalla ritenzione idrica nei tessuti implicati, sia dall’aumento del pannicolo adiposo nella zona. Spesso si osservano forme miste in cui l’inestetismo è  dovuto all’aumento del grasso e al deficit circolatorio contemporaneamente.

Il biofeedback del segnale elettrodermico attraverso la stimolazione del potenziale d’azione delle cellule ottiene una ripolarizzazione cellulare con conseguente riequilibrio dell’ambiente intra ed extracellulare, favorendo la riduzione dello stato infiammatorio cronico, dei glucocorticoidi e della massa grassa.  Il biofeedback si somministra in cicli di trattamento la cui frequenza e estensione dipende dall’ estensione della cellulite e dalla presenza di massa grassa in eccesso. Le sedute di trattamento sono generalmente gradite alle pazienti, perché inducono un piacevole rilassamento.  La riduzione dei glucocorticoidi stimolata dal trattamento è infatti percepita come relax. Per migliorare la risposta in terapia si associa al trattamento una dieta specifica, la riduzione del sodio, il controllo degli altri elettroliti e si consiglia di bere il turn over idrico giornaliero. I consigli sullo stile di vita corretto da associare al biofeedback sono dipendenti dalla costituizione del soggetto esaminati e sono misurati con precisione tramite l’analisi di composizione corporea.

Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico dopo una diagnosi e un preciso protocollo di inclusione nella terapia.  Anche le interazioni con altre forme di terapia, lo stile di vita, la nutrizione e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e eventuali accertamenti.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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