Tendinite e biofeedback

Tendinite e biofeedback

Tendinite e biofeedback
Tendinite e biofeedback

Nella tendinite è utile il biofeedback del segnale elettrodermico come terapia antinfiammatoria e analgesica priva di effetti indesiderati.  Nel biofeedback il paziente è connesso ad una apparecchiatura che retroaziona il segnale elettrodermico prelevato dal paziente. Il biofeedback  è una terapia naturale, che contribuisce a ridurre o evitare terapia maggiormente invasiva. Il biofeedback è applicato nella tendinite per ridurre la flogosi che lo determina.

La tendinite descrive una infiammazione del tendine che consegue generalmente un sovraccarico, una carico errato o una deficit qualitativo del tessuto. La tendinite coinvolge i tessuti adiacenti, procedendo poi dall’infiammazione verso la degenerazione del tendine stesso culminando in micro-rotture o rottura completa.  I sintomi sono il dolore e gonfiore della zona interessata. Dal punto di vista anatomico, il tendine è la parte terminale di un muscolo che s’inserisce a livello di un osso. La diagnosi di tendinite è generalmente clinica. Si possono impegnare l’ecografia, che non evidenzia però molto salvo un ispessimento dei tessuti molli. La radiografia può evidenziare alterazioni dell’inserzione ossea. Maggiormente precisa la risonanza magnetica nucleare, per valutare l’infiammazione dei tessuti attorno al tendine e il suo eventuale grado di degenerazione interna. La tendinite può essere causata o favorita dai seguenti fattori:

  • infiammazioni croniche
  • malformazioni congenite
  • errori nel portamento e postura
  • malattie reumatiche
  • stress emozionale
  • biomeccanica errata
  • calzature, abbigliamento non rispettoso della biomeccanica
  • perdita di massa magra e aumento di massa grassa
  • età biologica

La terapia della tendinite in medicina convenzionale adotta presidi fisici farmacologici e chirurgici. Il tendine non possiede una grande capacità di rigenerazione e le sue patologie guariscono lentamente. In fase acuta si può usare il ghiaccio localmente. La successiva immobilizzazione e la somministrazione di antinfiammatori procedono per tempi da valutare secondo i casi. Successivamente si somministra trattamento fisioterapico. Una nutrizione temporaneamente iperalcalina e il raggiungimento di una corretta relazione tra le percentuali massa magra e massa grassa favoriscono la guarigione.

Il bioefeedback del segnale elettrodermico è una terapia utile per la gestione del paziente con tendinite. Il bioefeedback del segnale elettrodermico nel trattamento della tendinite può contribuire a ridurre il fabbisogno di farmaci per via sistemica.  Il biofeedback del segnale elettrodermico per  la tendinite si applica per  contenere la flogosi connessa. Il biofeedback del segnale elettrodermico attraverso la stimolazione del potenziale d’azione delle cellule ottiene una ripolarizzazione cellulare con conseguente riequilibrio dell’ambiente intra ed extracellulare, favorendo la riduzione dello stato infiammatorio e pertanto anche il dolore.  Il biofeedback si somministra in cicli di trattamento la cui frequenza e estensione dipende dalla gravità dei sintomi.   Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico.  La diagnosi, le interazioni con altre forme di terapia e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e quando necessario con tutti gli accertamenti opportuni.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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