Dolore al coccige e biofeedback

Dolore al coccige e biofeedback

Dolore al coccige e biofeedback
Dolore al coccige e biofeedback

Nel dolore al coccige si applica il biofeedback del segnale elettrodermico come terapia antinfiammatoria e analgesica priva di controindicazioni degne di nota. Nel biofeedback il paziente è connesso ad una apparecchiatura che retroaziona il segnale elettrodermico prelevato dal paziente. Il biofeedback è applicato nella dolore al coccige per ridurre la flogosi e contenere il dolore connesso. L’impiego del biofeedback del segnale elettrodermico è da considerare in tutte le patologie degenerative e infiammatorie delle articolazioni.   Il dolore al coccige è  dovuto a varie cause che talvolta dopo un esordio acuto esprime successivamente un decorso cronico. 

Il coccige è un osso impari e simmetrico, ultimo verso il basso della colonna vertebrale.  Il coccige è da considerare come un residuo biologico, ovvero deriva nell’evoluzione dei corpi dalle ultime vertebre della colonna. Si tratta infatti di una fusione degli ultimi 4 segmenti. Il coccige ha forma triangolare con una base superiore, un vertice inferiore, una faccia anteriore, una posteriore e due margini laterali. La base si articola con l’apice dell’osso sacro. Il coccige nel corso dell’evoluzione  è una “compressione” dalla coda che caratterizzava gli  antenati dell’uomo moderno in epoca remota. La coda è la sezione posta alla fine della colonna vertebrale nell’animale. La colonna termina infatti nel mammifero in un’appendice  flessibile e distinta. Durante la vita uterina, gli embrioni umani  per un certo periodo hanno una coda che misura circa un sesto della dimensione dell’embrione stesso. Con il successivo sviluppo dell’embrione in feto, la coda viene assorbita dal corpo, ovvero avviene la “compressione” evolutiva per la modifica dei compiti biomeccanici dovuti alla stazione eretta.  Gli uomini hanno un osso residuale della coda ovvero il coccige, unito al bacino nello stesso punto dove altri mammiferi esprimono una coda.  Esso non sporge esternamente ma ha uno scopo anatomico: fornisce un attaccamento per muscoli come il grande gluteo. Il dolore al coccige impegna pertanto strutture biologicamente residuali della coda.

Il dolore al coccige insorge  spesso come conseguenza di un trauma che coinvolge il coccige. Il dolore al coccige deriva da una infiammazione postraumatica, che talvolta diventa cronica. La caduta  in posizione seduta è il trauma scatenante il dolore al coccige. Il dolore al coccige  può però essere  causato anche se molto più raramente,  da altri  fattori. Complessivamente si può ricondurre la condizione ai seguenti cause:

  • trauma
  • stress
  • costituzione
  • ambiente
  • malattia cronico degenerativa

 Al dolore al coccige si aggiungono altri sintomi caratteristici: limitazione funzionale, dolore all’inizio del movimento,  dolore la mattina, parestesie, e deambulazione incerta. La medicina convenzionale  in caso di dolore al coccige impiega farmaci antinfiammatori e immobilizzazione. La fisiochinesiterapia  è somministrata per la riabilitazione.  Una valutazione posturale è indicata quei pazienti con dolore al coccige con alterazioni della postura professionale o abituale tale, da impegnare nella biomeccanica  alterata anche il coccige.

Il biofeedback del segnale elettrodermico è una terapia utile per la gestione dei pazienti con dolore al coccige.  Il biofeedback del segnale elettrodermico è una tecnica naturale con un effetto antinfiammatorio e analgesico privo di effetti collaterali sgraditi. Il biofeedback del segnale elettrodermico è altrettanto utile per l’effetto sul sistema neurovegetativo idoneo a modulare la sindrome adattativa a stress.  Il biofeedback del segnale elettrodermico attraverso la stimolazione del potenziale d’azione delle cellule ottiene una ripolarizzazione cellulare con conseguente riequilibrio dell’ambiente intra ed extracellulare, favorendo la riduzione dello stato infiammatorio e pertanto anche il dolore.  Il biofeedback si somministra in cicli di trattamento la cui frequenza e estensione dipende dalla gravità dei sintomi. Le sedute di trattamento sono generalmente gradite dai pazienti, perché inducono un piacevole rilassamento.  Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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