Biofeedback elettrodermico
Il biofeedback elettrodemico affianca o conclude molti trattamenti sopratutto in relazione a malattie caratterizzate da infiammazione cronica. Con il biofeedback elettrodermico, una precisa funzione corporea viene monitorata con l’uso di elettrodi o di trasduttori applicati sulla pelle del paziente. I segnali captati vengono elaborati ed reiniettati al paziente.
Durante un trattamento con biofeedback elettrodermico si inietta al paziente uno stimolo elettrico a bassissima intensità e senza cessione di energia. Tale stimolo è una rimodulazione del segnale biolettrico prelevato. Il sistema del biofeedback è composto da tre blocchi essenziali: il prelievo o segnale di entrata, la sezione di elaborazione elettronica e la formazione del segnale di uscita da reiniettare al paziente. Questa terapia altera i flussi di scambio ionico tra ambienti intracellulare ed extracellulare, di fatto “polarizzando” la membrana delle cellule immerse nel tessuto stimolato.
Per l’ intera durata del trattamento in biofeedback elettrodermico si emula il potenziale elettrico di una membrana cellulare integra. La regolazione del potenziale di membrana e determina anche una modulazione del sistema neurovegetativo, del sistema nervoso simpatico e dell’asse HPA. L’alterazione provocata dal biofeedback elettrodermico può quindi compensare le problematiche dovute ad una mobilità ionica difettosa, e permettere successivamente un riequilibrio e infine l’approvvigionamento di nutrienti da parte della cellula. Le applicazioni del biofeedback elettrodermico sono multeplici dal trattamento delle allergie, alla modulazione dell’asse HPA nei pazienti con stress elevato. Particolarmente utile risulta il biofeeback quale aiuto per gestire l’infiammazione cronica. L’effetto terapeutico del biofeedback elettrodermico sul sistema neurovegetativo può essere impegnato in tutte le problematiche di tipo infiammatorio con o senza dolore.
Il biofeedback elettrodermico si applica da solo o affianca altra la terapia. Quando possibile si affianca a metodiche naturali come fitoterapia, omeopatia e agopuntura. In caso ove fosse necessario Il biofeedback può essere però certamente somministrato insieme a terapia convenzionale con lo scopo di migliorare i risultati e di contenere le dosi dei farmaci. Il biofeedback elettrodermico è una terapia medica. Pertanto è opportuno che il biofeedback elettrodermico sia prescritto e applicato da un medico dopo una diagnosi e con un preciso protocollo di inclusione nel trattamento. Le interazioni con lo stile di vita, la nutrizione e soprattutto con altra terapia come quella farmacologica è oggetto di valutazione preliminare al trattamento. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore. Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma
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