Rachialgia e biofeedback

Rachialgia e biofeedback

Rachialgia e biofeedback
Rachialgia e biofeedback

Nella rachialgia si applica il  biofeedback del segnale elettrodermico per gestire la flogosi e lo stress eventualmente correlato. Nel biofeedback il paziente è connesso ad una apparecchiatura che retroaziona il segnale elettrodermico prelevato dal paziente. Il biofeedback  è una terapia naturale priva di effetti indesiderati, che contribuisce a ridurre o evitare terapia maggiormente invasiva.  La rachialgia lungo la colonna vertebrale che  in alcuni casi  si proietta verso gli arti superiori e\o inferiori.

Insieme al dolore nella rachialgia si possono osservare parestesie, sensazioni sine materia, e la difficoltà motoria. La sintomatologia è spesso unilaterale e talvolta bilaterale. La rachialgia può essere scatenata da diverse malattie. Una causa fella rachialgia è la  compressione dei nervi in seguito a protrusioni dei dischi intervertebrali nelle malattie degenerative della colonna. I dischi intervertebrali  hanno la funzione di ammortizzare le forze biomeccaniche sopportate dalla colonna, ma sono talvolta impegnati da patologia.  Quando i dischi intervertebrali  fuoriescono dalla lor sede  prevista a causa di una malattia degenerativa, allora possono comprimere nervi o terminazioni nervose causando dolore. Una causa  connessa  per la rachialgia è  consequnziale alla stenosi dei canali vertebrali.  La rachialgia però può essere osservata anche in pazienti con una colonna sana ed essere dovuta ad una contrazione  muscolare  da carico improprio della colonna o come risposta adattativa a stress.

La  verifica delle cause esatte che determinano una rachialgia precede  e  qualifica ogni trattamento. Per la diagnosi si adottano le radiografie, la risonanza magnetica, l’elettromiografia e gli esami di laboratorio. Una valutazione delle abitudini alimentari osservate dal paziente è altrettanto indicata soprattutto   se si misura durante l’analisi della composizione corporea   una perdita della massa magra muscolare e\o aumento della massa grassa con tendenza all’acidificazione metabolica. Il metodo  più indicato a correggere questo fattore della rachialgia è la nutrizione clinica .

Il biofeedback del segnale elettrodermico è una tecnica naturale da considerare nel trattamento della rachialgia per l’effetto antinfiammatorio e analgesico privo di effetti collaterali sgraditi. L’ biofeedback del segnale elettrodermico è altrettanto utile per l’effetto sul sistema neurovegetativo idoneo a modulare la sindrome adattativa a stress.  Il biofeedback del segnale elettrodermico attraverso la stimolazione del potenziale d’azione delle cellule ottiene una ripolarizzazione cellulare con conseguente riequilibrio dell’ambiente intra ed extracellulare, favorendo la riduzione dello stato infiammatorio e pertanto anche il dolore.  Il biofeedback si somministra in cicli di trattamento la cui frequenza e estensione dipende dalla gravità dei sintomi. Le sedute di trattamento sono generalmente gradite dai pazienti, perché inducono un piacevole rilassamento.  Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico.  La diagnosi, le interazioni con altre forme di terapia e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e quando necessario con tutti gli accertamenti opportuni.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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