Fatica cronica e biofeedback
Il biofeedback del segnale elettrodermico si applica nella sindrome da fatica cronica come terapia del dolore, dell’infiammazione e dello stress connessi alla malattia. Il biofeedback si basa sull’interazione tra paziente e una apparecchiatura tale da indurre nel paziente un controllo di una variabile fisiologica a controllo sottocorticale e automatico. Il biofeedback del segnale elettrodermico riduce la flogosi e gli effetti dello stress patito.
La sindrome da fatica cronica è una una stanchezza grave e persistente che dura per oltre sei mesi. La sindrome da fatica cronica non concede sollievo con il riposo e aggrava anche ai minimi sforzi, determinando una alterazione delle normali relazioni di lavoro e affettive. Si associano alla sindrome da fatica cronica un corteo di sintomi correlata tra i cui i più importanti sono:
- disturbi della memoria,
- deficit di concentrazione,
- faringite cronica,
- dolori muscolari, dolori articolari
- insonnia
- sonnolenza
I disturbi connessi alla fatica cronica non sono facilmente verificabili tramite strumentazioni o analisi di laboratorio, pertanto la condizione espone ad un pregiudizio sociale. Il malato è trattato troppo spesso come se fosse semplicemente pigro, aggravando in tal modo il suo quadro clinico e la risposta adattativa. Le cause della sindrome da fatica cronica non sono ancora chiare e definite. Si ipotizza una genesi multifattoriali con le seguenti cause in evidenza:
- pregresse infezioni virali
- intossicazione chimica
- abuso di farmaci
- autoimmunità
- genetica
- tossine ambientali
- stress eccessivo
Si osserva la sindrome da fatica cronica spesso tra i pazienti affetti da fibromialgia. La cura convenzionale della fatica cronica è un semplice controllo dei sintomi. Alcuni medici somministrano farmaci immunomodulatori e antidolorifici che talvolta sembrano aver dato miglioramenti, ma si tratta di prescrizioni o suggerimenti ancora oggetto di verifica. Il biofeedback del segnale elettrodermico può essere utile nella sindrome da fatica cronica per la terapia del dolore muscolare e del dolore articolare spesso associato. Il biofeedback del segnale elettrodermico possiede un effetto antinfiammatorio e analgesico. Sopratutto la gestione delle stress correlato alla sindrome da fatica tramite biofeedback agisce beneficamente sul sistema neurovegetativo, migliora lo stato generale e contiene l’ansia associata. La terapia con biofeedback del segnale elettrodermico aiuta il paziente che soffre di fatica cronica, per le componenti maggiormente significative della sua condizione.
Il trattamento con biofeedback del segnale elettrodermico per la sindrome da fatica cronica si applica per cicli di singole sedute, ognuna delle quali dura circa trenta minuti. Una visita approfondita il trattamento in modo da includere correttamente le pazienti per i quali il biofeedback è indicato ed escludere colore per i quali valgono le controindicazioni. In caso ove fosse necessario, il biofeedback può essere però certamente somministrato insieme ad altra terapia con il fine di migliorare i risultati. Perottimizzare la risposta al trattamento è utile somministrazione del corretto turnover idrico verificato con l’analisi di composizione corporea e integrazione corretta di magnesio e potassio. Il biofeedback è una terapia medica. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore. Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma