Disfunzione sessuale e biofeedback

Disfunzione sessuale e biofeedback

Disfunzione sessuale e biofeedback
Disfunzione sessuale e biofeedback

Il biofeedback  è utile nel trattamento della disfunzione sessuale per quelle forme cliniche che dipendono da una sindrome adattativa a stress. Il metodo  biofeedback  si basa sulla interazione tra paziente e una apposita strumentazione tecnica. Il trattamento di biofeedback retroaziona al paziente una variabile fisiologica controllata dalle aree sottocorticali del sistema nervoso centrale e dunque altrimenti a controllo automatico.

La disfunzione sessuale  è causa frequente di sofferenza perchè interferisce con la vita di relazione e l’evoluzione interiore dell’individuo.  La sessualità umana è  una particolare espansione rispetto a quei comportamenti comuni anche al mammifero,  perchè riguarda da un lato gli atti finalizzati alla procreazione, ma anche quelli connessi alla ricreazione. Per ricreazione si intende la ricerca di una crescita personale e di coppia tramite il piacere. La sessualità del mammifero è invece caratterizzata da comportamenti peraltro ritualizzati,  che esprimono una mera finalità procreativa. La sessualità umana assolve compiti biologici nei confronti della specie e dell’individuo, mentre quella del mammifero è un semplice servizio per la continuità della specie.   La complessa e variegata espressione della disfunzione sessuale stress correlata,  dipende da una  ambivalenza tipica dell’essere umano tra ricreazione e procreazione.  Le interferenze tra  organizzazione sociale, religione, politica e disfunzione sessuale investono l’essere umano di un grave fardello che pesa sulla fisiologia sessuale. La disfunzione sessuale nell’essere umano assume pertanto una importanza e frequenza  maggiore di quanto si osserva invece nel regno animale. La disfunzione sessuale appartiene pertanto alle patologie emergenti.  La fisiologia sessuale può essere compromessa certamente da malattie organiche e in particolar modo quelle di carattere cronico degenerativo. Le malattie vascolari, il diabete, la sindrome metabolica o le malattie endocrine sono quelle che maggiormente si trovano ad interferire con la disfunzione sessuale. Altrettanto frequentemente si osserva però la disfunzione sessuale  come parte della sindrome adattativa a stress per i motivi sopraindicati.

Il biofeedback è uno strumento utile nel trattamento della disfunzione sessuale connessa a sofferenza emozionale. A tal scopo si applicano a seconda dei casi sia il biofeedback del segnale elettrodermico, sia il biofeedback respiratorio.  Il biofeedback  del segnale elettrodermico retroazione al paziente un segnale coerente con un potenziale di membrana corretto. Il segnale in oggetto  interagisce favorevolmente con il sistema neurovegetativo e  con  l’asse HPA.  Le variazioni del potenziale di membrana negli spettri di frequenza più elevati è sono infatti da riferire al sistema neurovegetativo e dell’asse HPA.  Il biofeedback del segnale elettrodermico simula per l’arco temporale del trattamento, l’assenza di processi infiammatori, al fine di abbassare la risposta dell’asse HPA e, conseguentemente, il rilascio di glucocorticoidi. Questi ormoni non sono però implicati solo nell’infiammazione cronica, una delle applicazioni maggiore del metodo, ma anche in tutte le sofferenze stress correlate.

Il biofeedback respiratorio retroaziona al paziente un ritmo respiratorio sincronizzato al ritmo del battito cardiaco. La sincronizzazione tra ritmo respiratorio e ritmo cardiaco  può essere predisposta a vantaggio della vagotonia, condizione essenziale  al trattamento della disfunzione sessuale correlata a stress.  La relazione coerente tra ritmo respiratorio e ritmo cardiaco, induce una interferenza terapeutica sul sistema nervoso autonomo parasimpatico.  Il paziente è connesso ad un fotopletismografo in grado di valutare il funzionamento del sistema nervoso autonomo che dopo aver misurato le variabili dipendenti dal sistema nervoso simpatico e parasimpatico, elabora un ritmo respiratorio che il paziente è  chiamato a seguire tramite un visualizzatore grafico appositamente concepito.

Il biofeedback del segnale elettrodermico e il biofeedback respiratorio si somministrano in cicli di  terapia. Il trattamento è generalmente gradito dai pazienti, perché comporta un piacevole relax.  Per migliorare la risposta terapeutica si associa al trattamento il controllo del turn over idrico giornaliero con l’analisi di composizione corporea. Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico dopo una  precisa diagnosi e secondo un corretto protocollo di inclusione nel trattamento.  Le possibili interferenze con altre forme di terapia e le controindicazioni sono oggetto della visita preliminare che può richiedere  anche accertamenti diagnostici strumentali.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, biofeedback  a Roma

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